
Abbiamo deciso di fondare una nuova associazione che cambi finalmente la scuola italiana. Abbiamo urgente bisogno delle seguenti figure professionali:
– n.1 (socio)linguista d’assalto, anche autocertificato/a, che spieghi agli insegnanti che non esiste alcuna diminuzione delle capacità linguistiche dei giovanissimi dovuta alla scarsa consuetudine con la lettura e la scrittura (tanto meno quando a quindici anni scrivono “politicha” o “demochrazia”), nessun problema nella comprensione dei testi, nessun impoverimento lessicale (anche se non sanno cosa significa “progredire”, o “settore”, “repellente”, “inusuale”, “pregiudizio” “replicare”, “ironia”…), nessuna difficoltà nel costruire discorsi sintatticamente coerenti, la cui importanza tra l’altro è sopravvalutata dai docenti boomer, che non conoscono altre modalità di comunicazione; quelle di cui i veri esperti colgono invece tutto il valore esperienziale e conoscitivo in chiacchierate di tre minuti con gli studenti;
– n.3 pedagogisti/formatori in carriera, anche autocertificati, che dimostrino rispettivamente, attraverso evidenze empiriche ben selezionate: a) che la diminuzione dell’insegnamento – e il benefico taglio di ore disciplinari e di anni scolastici – produce sempre un aumento degli apprendimenti negli studenti, anche grazie alla centralità di ambienti digitali finalmente innovativi; b) che è indispensabile un orientamento degli studenti che inizi dalla scuola dell’infanzia, per evitare di imporre ai bambini conoscenze superflue rispetto al loro percorso professionale; c) che i voti bloccano l’apprendimento di chiunque, e fanno nascere istinti aggressivi negli studenti chiamati a competere (e naturalmente rappresentano un grave ostacolo per la certificazione delle competenze, che sola ci restituisce con apposito portfolio l’intera personalità degli studenti, in vista della loro occupabilità);
– n.1 un esperto di soft skills (unico requisito richiesto, non avere alcuna formazione psicologica), che dimostri con dati alla mano selezionati ad arte l’utilità dell’intelligenza artificiale nello sviluppo delle capacità affettive e relazionali dei bambini e degli adolescenti;
– n.1 “storico/a della scuola democratica”, anche autocertificato/a, che mostri come le riforme chieste e ottenute da Fondazioni bancarie e Associazioni padronali e confindustriali siano perfettamente in linea con l’idea di scuola di Don Milani, Lodi, Dewey, Freinet.
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Allegato A: Mestieri che si inventano
- Esperto di “soft/life skills”. Unico requisito, l’assenza tassativa di ogni vera preparazione e formazione psicologica.
- Orientatore. Bastano 20 ore di corso online (cfr. https://laletteraturaenoi.it/2024/06/10/se-20-ore-vi-sembran-poche-la-formazione-indire-per-orientatore-e-tutor/) e qualche slogan astratto su centralità dello studente, auto-orientamento, superamento della didattica trasmissiva, delle discipline ecc. Fortemente consigliata, per poter assorbire meglio certe idee, l’assenza di qualunque formazione psicologica e di una vera preparazione culturale; sconsigliatissimo l’avere qualcosa di reale da insegnare. Allo studio un provvedimento per far diventare titolo preferenziale la frase “Sai, io sono un po’ psicologo/a”.
- Fantagogista. Qui, va detto, è richiesto un impegno iniziale maggiore: si tratta di trovarsi qualche potente protettore in ambito accademico, da corteggiare anche per anni, fino a ottenere uno strapuntino universitario da allargare progressivamente grazie alla propria abilità manovriera.Questi sforzi poi, però, saranno ampiamente ricompensati: a tua volta avrai dei fedeli collaboratori, più o meno interessati, che lavoreranno a confermare con dati selezionati ad arte le tue teorie strampalate e irresponsabili (tanto, alla fine, che te ne frega?) sulla scuola, quelle teorie che aprono tante porte.
