Quando si lancia l’allarme sull’analfabetismo e sulla povertà culturale delle nuove generazioni, alcuni fanno notare come il lamento dei ‘vecchi’ sulla degenerazione dei giovani sia un topos che attraversa i millenni: dopodiché, al solito, la vita continua come prima e il mondo non finisce… Questa volta, però, sembra di essere davanti a qualcosa di diverso:Continua a leggere “Analfabetismo e solitudine”
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Letture per un tempo sospeso: Montale, Finisterre
Le poesie di Finisterre sono state scritte da Eugenio Montale tra il 1940 e il 1942, pubblicate clandestinamente (lo spirito antitotalitario e antifascista vi affiorava in più punti) a Lugano nel 1943 e poi, dopo la fine della guerra, incluse come prima sezione ne La bufera e altro (1956), terza raccolta poetica montaliana. In questi componimenti l’orrore senza fondoContinua a leggere “Letture per un tempo sospeso: Montale, Finisterre”
Il Decameron e noi
Mai come in questi giorni difficili si è sentito parlare del Decameron, il capolavoro di Giovanni Boccaccio. Anche nelle scuole questo libro sembra aver acquisito una drammatica attualità; io stesso ne ho parlato più volte nelle mie classi. La vicenda è nota: in una Firenze sconvolta dall’epidemia di peste che, alla metà del Trecento, sta devastandoContinua a leggere “Il Decameron e noi”
Contro l’omologazione, per una scuola a trecentosessanta gradi
A chi dice di non demonizzare la “didattica a distanza” (nessuno ovviamente si sogna di farlo per il passato, visto che è stata l’unico modo di mantenere un legame sia pur minimo e insufficiente con i nostri studenti) e le nuove tecnologie, rispondo che ciò che bisogna evitare è l’appiattimento che aziendalisti, burocrati ed entiContinua a leggere “Contro l’omologazione, per una scuola a trecentosessanta gradi”
Resistere, riflettere…
Sembra che il mondo della scuola, di fronte all’emergenza e alla necessità di una “didattica a distanza”, si trovi in uno stato di grande incertezza e smarrimento; cosa naturalissima e comprensibile, visto che questa è una situazione nuova per tutti, largamente imprevedibile e imprevista. Ciò che però emerge dal momento di confusione che stiamo vivendoContinua a leggere “Resistere, riflettere…”
Fine della scuola?
Le parole vuote e le promesse mirabolanti passano e la scuola, da vent’anni a questa parte, va sempre peggio. Massimo Recalcati, nel libro L’ora di lezione, parla della “burocratizzazione fatale della funzione dell’insegnante, che deve sempre più rispondere alle esigenze dell’Istituzione e non a quelle degli allievi”. La diagnosi è tristemente esatta: io penso che tuttiContinua a leggere “Fine della scuola?”
Il didattichese e i disastri della metodofilia, tra vuoto e conformismo
1) A proposito di nuove metodologie, didattica per “competenze”, “flipped classroom”, “problem solving”, “cooperative learning” (e più recentemente digitalizzazione selvaggia, life skills, “learning to be”, “didattica orientativa”, AI) ecc… Bisognerebbe cominciare a dire che la passione educativa e culturale, quando è autentica, spinge gli insegnanti a cercare il metodo più adatto per condividere e rielaborareContinua a leggere “Il didattichese e i disastri della metodofilia, tra vuoto e conformismo”
“Corrispondenze” o ‘competenze’? La classe come comunità interpretante
La lezione non è un astratto delirio certificatorio pieno di ‘misurazioni’, fratture e scissioni, non è discorso in didattichese; è invece qualcosa di concreto, vivo e organico, si nutre dell’attenzione ai dettagli, della relazione tra esseri umani e della singolarità irripetibile che è capace di produrre. Vive di ‘discrezione’ e di cultura. Vediamo cosa succedeContinua a leggere ““Corrispondenze” o ‘competenze’? La classe come comunità interpretante”
Passato e presente, una proposta per la scuola
Gli esaltatori della didattica per ‘competenze’, del ruolo salvifico delle nuove tecnologie in qualunque modo utilizzate, di metodi astratti e astrusi di (non) insegnamento, della scuola dell’autonomia che diventa una macchinosa scuola-azienda iper-burocratizzata, si scontrano con la cruda realtà di un tracollo verticale delle conoscenze degli studenti, con quello delle capacità linguistiche, lessicali, logico-sintattiche, dellaContinua a leggere “Passato e presente, una proposta per la scuola”
La ‘cattiva strada’: i trapper e il tradimento degli adulti
Orribili, i contenuti dei testi dei ‘trapper’ di cui si è tanto parlato in questo periodo; eppure, dopo averne ascoltati parecchi, io ci trovo non solo e non tanto l’esaltazione delle droghe, il compiacimento della volgarità, della misoginia, del cinismo, della violenza verbale; ci vedo, invece, la stessa disperazione e lo stesso senso di vuotoContinua a leggere “La ‘cattiva strada’: i trapper e il tradimento degli adulti”
