di Martin Venator Non si è arreso tutto in una volta. Ha resistito, all’inizio. Ha provato a capire, a proporre, a credere che si potesse ancora discutere, cambiare, salvare qualcosa. Ma poi ha iniziato a cedere. Un modulo dopo l’altro. Una griglia dopo l’altra. Una piattaforma, una rendicontazione, un progetto in più.Ha capito che eraContinua a leggere “Il docente adattivo. Ritratto mesto di una resa quotidiana”
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Lo stato della scuola
di Martin Venator La scuola sta cambiando. E non è un bene.Non ci vogliono più pensanti, ma pronti. Non più liberi, ma flessibili. Non più curiosi, ma produttivi. La scuola è stata invasa dal linguaggio dell’impresa, dal mito del merito, dalla logica del profitto. Ci dicono che serve prepararci al futuro, ma non è vero:Continua a leggere “Lo stato della scuola”
AAA cercasi…
Abbiamo deciso di fondare una nuova associazione che cambi finalmente la scuola italiana. Abbiamo urgente bisogno delle seguenti figure professionali: – n.1 (socio)linguista d’assalto, anche autocertificato/a, che spieghi agli insegnanti che non esiste alcuna diminuzione delle capacità linguistiche dei giovanissimi dovuta alla scarsa consuetudine con la lettura e la scrittura (tanto meno quando a quindiciContinua a leggere “AAA cercasi…”
Il senso semplice dei compiti a casa
A proposito delle polemiche sui compiti a casa e per le vacanze. I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell’esercitazione funzionale all’acquisizione di alcune abilità fondamentali; un consolidamento, una rielaborazione e un’esercitazione che richiedono necessariamente tempi più lunghi di quelli che si possono vivere in classe, doveContinua a leggere “Il senso semplice dei compiti a casa”
Gli insegnanti e l’ “innovazione”
Quanto bisogna essere ingenui (o ottusi, o in malafede) e lontani da ogni rapporto vivo con il sapere e con l’insegnamento per pensare che un’ “innovazione” scolastica buona per tutte le occasioni possa essere calata in astratto dall’alto, a sostituire la lenta stratificazione umana e culturale di esperienze, conoscenze, confronti, tentativi, indispensabile per imparare aContinua a leggere “Gli insegnanti e l’ “innovazione””
La nuova scuola capitalista
È stata appena tradotta in italiano la ricchissima ricerca a più mani (Laval, Vergne, Clément, Dreux) La nuova scuola capitalista; vi si fa riferimento soprattutto alla realtà francese ma crediamo sia impossibile non leggervi una descrizione di eccezionale chiarezza di ciò che sta avvenendo anche nelle nostre scuole, dall’imposizione di un apparato concettuale economicistico nelContinua a leggere “La nuova scuola capitalista”
Un po’ di letteratura, 2
Pirandelliana Che cosa vuol dire che Belluca, nella novella “Il treno ha fischiato”, aveva dimenticato l’esistenza del mondo? Cosa significa che stava conducendo una vita impossibile? E cos’è più folle, la sua spaventosa vita di tutti i giorni o il suo momentaneo apparente delirio? Cos’è follia, la ‘normalità’ o la ‘stranezza’, quelle che alla luceContinua a leggere “Un po’ di letteratura, 2”
Una didattica “per competenze”?
Le righe che seguono sono la rielaborazione della relazione presentata all’importante incontro di aggiornamento patrocinato da FLC Roma est, dal titolo “Come cambia la scuola?”, che si è svolto il 17 febbraio presso l’Istituto “Di Vittorio-Lattanzio” di Roma *** Le competenze sono un risultato chiuso, previsto a priori e in astratto; a pensarci, sono l’esattoContinua a leggere “Una didattica “per competenze”?”
Meno insegnamento, più business: l’equazione dell’ “innovazione”
Insegnare Insegno da prima del Duemila, potrei mostrare con innumerevoli esempi il tracollo verticale delle capacità linguistiche degli studenti, che si è intensificato negli ultimi dieci anni, fino a diventare una vera e propria catastrofe dopo gli anni della “DaD”: grafie illeggibili, ortografia e punteggiatura quasi casuali, sintassi priva di una struttura logica, mancata conoscenzaContinua a leggere “Meno insegnamento, più business: l’equazione dell’ “innovazione””
Open day?
di Davide Viero È tempo di iscrizioni a scuola e una riflessione su quanto sta avvenendo da qualche decina d’anni in giro per l’Italia sembra necessaria. Nel mondo della scuola è tutto un fiorire di “scuole aperte” o “open day”, per stare al parlare d’oltremanica. Il primo elemento che stride è che si attribuisca l’iniziativaContinua a leggere “Open day?”
